Dalla terra alla tavola: l’evento di Gardenia con Italiana Terricci a Orticolario 

Nel ricco palinsesto di eventi di Orticolario, la Tenda di Gardenia ha ospitato un talk sull’importanza del substrato per coltivare ciò che mangiamo. Un proficuo confronto tra esperti del settore, moderato dalla direttrice Emanuela Rosa-Clot.  

La Tenda di Gardenia per gli eventi di Orticolario 

Dopo il grande successo a Orticola, la Tenda di Gardenia arriva a Orticolario per ospitare un’ampia selezione di eventi per il pubblico. Collocata nel grande prato centrale davanti a Villa Erba, la Tenda di Gardenia nella mattinata di venerdì 3 ottobre ha accolto tre ospiti di eccezione per l’evento “Dalla terra alla tavola”. Titolo ispirato alla storica rubrica della rivista curata da Samantha Gaiara, per raccontarare l’importanza del substrato nel coltivare ciò che mettiamo nel nostro piatto. 

“Dalla terra alla tavola”: temi e relatori 

“Dalla terra alla tavola” è l’evento, mediato della direttrice Emanuela Rosa-Clot, che ha visto confrontarsi tre ospiti di eccezione sulla produzione di alimenti. L’apertura è stata affidata a Michele Ripamonti, agronomo di Italiana Terricci che ha saputo illustrare l’importanza della scelta del giusto substrato, le caratteristiche tipiche delle terre da orto e da frutteto e alcuni suggerimenti di come riconoscere una buona terra. È stato presentato il prodotto Terra Orto attraverso un’esperienza sensoriale diretta che ha permesso agli uditori di testare gli elementi alla base della formula compositiva: terra vagliata e ACV. 

Sono poi intervenuti Andrea Giaccardi di Orto del Pian Bosco, presentando il caso della sua azienda costituita da un orto di 8 ettari per una produzione totalmente certificata “Bio”, e Paolo Gullino di Piante Innovative che ha saputo portare diverse colture stravaganti capaci di stupire il pubblico. 

L’importanza del giusto substrato 

Dal confronto diretto dei relatori è emerso come il substrato sia fondamentale, proprio come “base” delle colture. La terra per la coltivazione non è solamente un substrato, ma è qualcosa di vivo che serve arricchire in maniera adeguata per nutrire correttamente le piante, tanto più quando producono frutta e verdure commestibili. Fondamentale è capire l’incredibile simbiosi che esite tra suolo e piante tanto che se anche qualcuno ritiene di non avere il “pollice verde” può partire dal “pollice nero”, andando a capire quello che costituisce il terreno di coltura.