Boom di orti urbani: virata green delle principali città italiane

Dagli orti fioriti del quartiere milanese di City Life alle Vallette di Torino che puntano sulla riqualificazione verde. I contesti urbani guardano al giardinaggio e scommettono sul valore della terra.

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Gli orti urbani invadono la città

Ridisegnare l’immagine delle città attraverso gli orti urbani, riqualificare spazi abbandonati, periferie degradate e consegnare ai cittadini angoli di verde in cui socializzare coltivando. E’ boom di orti urbani nelle principali città d’Italia. Coltivare fa bene al corpo, tenendolo allenato, e alla mente. Inoltre creare città maggiormente a misura d’uomo, con ampi spazi verdi, è ormai la direzione sposata dai principali amministratori cittadini.

Fiorisce City Life

Nell’ambito del progetto di riqualificazione urbana del quartiere Fiera di Milano, a cura di CityLife, Orticola di Lombardia ha realizzato negli scorsi anni gli “Orti Fioriti”, un’estensione di circa 3.000 metri quadrati destinati poi al raddoppio. Il progetto invita alla scoperta di veri e propri orti-giardini, a tema, spazi fatti apposta per ospitare coltivazioni orticole particolari e dove, ancora, imparare qualcosa di nuovo. L’obiettivo è sempre quello di ridare ai milanesi il sapere agronomico non disgiunto dal gusto del bello, mettendo a disposizione del pubblico spazi verdi aperti, adatti allo svago e a momenti di relax. Ogni sabato dal 12 settembre al 10 ottobre  2020 la Cooperativa del Sole organizza una serie di laboratori su giardinaggio, composizioni floreali e cura dell’orto aperti ad adulti e bambini, suddivisi in due gruppi, ciascuno guidato da docenti esperti che alternano una lezione teorica ad attività pratiche, didattiche e ricreative.

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Torino

Anche la giunta torinese punta sugli orti urbani per riqualificare il quartiere Vallette approvando un ampio progetto di rigenerazione urbana in cui è compresa anche ampia presenza di verde e spazi collettivi per coltivare e godere di un rinnovato concetto di comunità, partendo dalla terra.

Una lunga lista

Sono soltanto due esempi – inscritti in una lista ben più corposa – di investimenti che le amministrazioni comunali cittadine fanno a favore di spazi verdi collettivi, dove ritorna protagonista la terra, con le sue sinestesie di emozioni, vere e proprie ancore di salvezza dal tram tram frenetico della vita cittadina. Il colore dei fiori, l’ossigeno prodotto dagli alberi, i profumi delle colture ma anche la soddisfazione di impiegare tempo all’aria aperta coltivando prodotti che finiranno sulla nostra tavola. Anche gli spazi di cura più all’avanguardia, come il Policlinico Gemelli, puntano sul green power. Alla Fondazione Universitaria IRCCS di Roma è stato creato un giardino pensile terapeutico. Un percorso immersivo  che mette al servizio delle pazienti un nuovo modo di curare con la natura. Numerose ricerche, condotte a livello internazionale, hanno infatti confermato l’efficacia degli scenari naturali nel ridurre l’ansia e, in particolare, l’efficacia dei giardini terapeutici progettati negli ospedali nel promuovere la salute, la relazione sociale e la generazione di ricordi piacevoli nei pazienti. Il contatto con la natura aiuta l’accettazione della cura e migliora le performance della stessa, con un percorso che utilizza suoni, sensazioni e olfatto.

Crea il tuo angolo di “verde terapeutico”: scegli una terra vagliata naturale, fertile ed ecosostenibile. Abbi cura di te e del mondo.