Giornate FAI d’Autunno 2020: i 10 siti imperdibili per gli amanti del verde

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Torna anche quest’anno l’appuntamento con l’Italia più bella: le Giornate FAI d’autunno. Per permettere a tutti di visitare in sicurezza 1.000 luoghi straordinari del nostro Paese, le Giornate FAI d’Autunno raddoppiano su due weekend: 17 e 18 e 24 e 25 ottobre. Un’occasione da non perdere per tornare a scoprire luoghi ancora poco conosciuti del nostro Paese e sostenere la missione del FAI. Per garantire un sereno svolgimento delle giornate di manifestazione, dal 6 ottobre grazie a una donazione di 3€ sarà possibile prenotare la propria visita sul sito www.giornatefai.it. La prenotazione, seppur fortemente consigliata, non è obbligatoria. Fra i tanti meravigliosi siti visitabili nel weekend del 24 e 25 ottobre 2020 ne abbiamo scelti 10 (da nord a sud) per gli amanti dei giardini e del verde.

Alla scoperta di monte Pallano: natura, paesaggio e archeologia (Tornareccio, Chieti). Monte Pallano si erge alle spalle di Tornareccio. L’area è ricca di fascino, sia per le bellezze naturali e paesaggistiche, sia per i tesori archeologici e storici che custodisce. Sicuramente la sua posizione strategica e la presenza di sorgenti d’acqua hanno favorito l’insediamento dell’uomo già nel paleolitico. Sul monte, infatti, vi sono tracce della presenza umana dal paleolitico all’età romana e tardo medioevale. La peculiarità principale di Monte Pallano è l’affascinante percorso archeologico. Sulla dorsale orientale, per oltre m 160 e con un’altezza di circa m 5, si snoda una possente muraglia in opera poligonale, lungo la quale si aprono due strette porte. Si tratta delle imponenti mura megalitiche, che un tempo cingevano tutto il perimetro del crinale del monte, ascrivibili al IV-V sec. a.C., con funzione difensiva e militare. Oltre alle mura sono visibili i resti dell’abitato di III-II sec. a.C. (Pallanum?), portato alla luce da indagini archeologiche svolte negli anni ‘90 .

In cammino alle Murge di Sant’Oronzo (GALLICCHIO, POTENZA). Luogo di grande interesse naturalistico e storico, le Murge di Sant’Oronzo sono la porta d’accesso al Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. Diventate di recente zona protetta per il loro elevato valore naturalistico, le Murge, sono state, nel corso dei secoli, crocevia di passaggi importanti della nostra storia. Dai popoli preromani ai romani, passando per San Luca, i monaci basiliani e i briganti, le Murge sono state da sempre un passaggio obbligato per chi, dai calanchi del materano voleva dirigersi verso le montagne e da li verso la Campania. Attraverso escursioni di diversa durata ripercorreremo i passi di quanti hanno calcato questo territorio per scoprirne la natura e la storia.

Real Bosco di Capodimonte (Napoli). Il Real Bosco di Capodimonte nasce come riserva di caccia che si estende a ridosso della reggia per circa 134 ettari con oltre 400 diverse specie vegetali impiantate nel corso di due secoli. Un’area verde incontaminata che si affaccia sulla città e sul golfo di Napoli. È dal 1951 che i Giardini e il Palazzo sono aperti al pubblico, costituendo così un patrimonio unico della città, un vero e proprio parco storico cittadino. Le vicende che hanno caratterizzato l’intera area hanno visto il monumento, ora reggia privata, ora museo. Grazie al clima mite e all’ attività di rinomati botanici sono state impiantate qui molte specie rare ed esotiche tra le quali canfora e camelie provenienti dall’Asia, magnolie e taxodi delle Americhe ed eucalipti australiani. Il Bosco di Capodimonte è stato nominato nel 2014 parco più bello d’Italia.

Percorso “sonoro” delle valli – le valli mirandolesi: la camargue della pianura modenese (Mirandola, Modena). Un modo diverso e del tutto originale di visitare il territorio delle Valli Mirandolesi è rappresentato dal percorso sonoro proposto dal Centro di Educazione alla Sostenibilità “La Raganella” in collaborazione con il Comune di Mirandola. Si tratta di una visita naturalistica teatralizzata che il gruppo teatrale Koiné ha realizzato per raccontare la vita delle valli. Il percorso di conoscenza dell’ecosistema si realizza in bicicletta con l’ausilio di un lettore mp3 e di una cartina del territorio. Con questi strumenti di esplorazione, in piccoli gruppi, ci si potrà immergere nel racconto della vita che scorre e (ri)nasce dalle depressioni terrestri delle Valli Mirandolesi.

Villa di Toppo-Florio (Udine). Dalla posizione incantevole sui colli di Buttrio, è possibile ammirare la pianura friulana: lo sguardo si può perdere fino al mare. La villa possiede un parco archeologico e botanico fra i più importanti d’Italia, che copre l’intero lato della collina fino alla strada che da Buttrio porta a Manzano. La villa di Toppo-Florio si può definire una residenza patrizia del Friuli orientale del primo Settecento, con i caratteri della sobria e imponente dimora padronale seicentesca, ma anche simile ad una fastosa e signorile villa veneta. È formata da una villa unita ad un complesso di edifici che, pur con le alterazioni subite nel corso degli anni, mantiene ancora oggi fascino e unità d’insieme. L’importanza della villa è dovuta anche al vasto parco di pertinenza, che dalla collina scende fino alla pianura lungo la strada che porta a Manzano. Villa e parco formano un’unità indivisibile che si è conservata nel tempo in modo esemplare.

Parco Villa Gregoriana (Tivoli, Roma). Lungo il percorso si potrà fare una sosta presso un piccolo spazio espositivo della Riserva Naturale di Monte Catillo (solo 17 ottobre), per un approfondimento sul turismo lento e i cammini che per secoli sono stati battuti dai viaggiatori, e alla Radura di Ponte Lupo, dove i giardinieri di Gregoriana saranno a disposizione per condividere storie, dettagli e curiosità sul patrimonio arboreo del parco e offrire, allo stesso tempo, una dimostrazione su come si può ascoltare la musica delle piante. In ingresso al Parco sarà possibile scaricare un QRCode con contenuti testuali, foto e video divisi per tappe e per argomenti, così da accompagnare tutti i nostri visitatori alla scoperta di Villa Gregoriana. Domenica 18 sarà possibile effettuare un’escursione gratuita in una delle parti più suggestive della Riserva, la sughereta di Sirividola, della durata di circa 3 ore per un percorso di circa 4 km di lunghezza e 200 mt di dislivello. La partecipazione all’escursione sarà limitata a 15 persone a giornata con precedenza agli Iscritti FAI e previo prenotazione con comunicazione dei nominativi e dei riferimenti telefonici scrivendo una mail a faigregoriana@fondoambiente.it o chiamando: 0774 332650 Parcheggio multipiano situato di fronte all’ingresso del Bene. Per accedere al Bene ingresso unico su Largo Sant’Angelo. Si consiglia abbigliamento comodo, scarpe con suola di gomma. Il Bene presenta per sua natura alcune difficoltà di fruizione della visita per persone con problemi di deambulazione.

Villa Faraggiana (Savona). Edificata nella prima metà del XVIII secolo su commissione del nobile genovese Gerolamo Durazzo, Villa Faraggiana costituisce un cospicuo esempio settecentesco di dimora signorile ligure di villeggiatura. La Villa rimase di proprietà Durazzo fino al 1821, anno in cui fu venduta da Marcello Durazzo ai nobili liguri Faraggiana che si trasferiranno a Novara intorno alla metà dell’Ottocento. L’ultimo proprietario, Alessandro Faraggiana, discendente diretto della famiglia, nato nel 1876 e morto senza eredi proprio ad Albissola Marina il 2 dicembre 1961, lascia in eredità al Comune di Novara la Villa ed un ingente patrimonio. Al suo interno le meravigliose stanze delle Quattro Stagioni, mobili dorati e affreschi del Ratti. La Villa è immersa in un maestoso giardino che unisce il modello “all’italiana”, basato sulla rigorosa simmetria degli elementi naturalistici e animato da sculture e fontane, con lo sviluppo su terrazze imposto dalla conformazione del territorio.

Villa Fogazzaro Roi (Valsolda, Como). Visita guidata della dimora ottocentesca, tour nelle stanze del piano nobile della Villa con la camera da letto di Antonio Fogazzaro all’ultimo piano. Visita accompagnata del giardino pensile e del terrazzino della contemplazione e dei caffè.

Villa Della Porta Bozzolo (Casalzuigno, Varese). Villa Della Porta Bozzolo accoglie i visitatori delle Giornate FAI d’Autunno per una visita libera alla Villa e al Giardino. I partecipanti potranno scoprire la storia delle famiglie Della Porta e Bozzolo, le sale affrescate e arredate della dimora di delizia e il suo scenografico giardino di impianto settecentesco anche grazie al supporto di contenuti digitali loro dedicati. Da non perdere: la natura dipinta e l’originaria vocazione agricola della Villa, ancora testimoniata dal nucleo più antico della casa e dagli edifici rustici.

Orto sul Colle dell’Infinito (Recanati, Macerata). A seguito dell’accordo firmato tra il Comune di Recanati, il FAI, il Centro Nazionale di Studi Leopardiani e il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura ‘Giacomo Leopardi’, sono state affidate alla Fondazione la valorizzazione culturale e la gestione di una parte degli spazi del Centro Nazionale di Studi Leopardiani e di quella porzione del Colle conosciuta come Orto delle Monache. L’obiettivo del FAI è stato quello di realizzare un progetto di valorizzazione e restauro che mettesse in relazione i due aspetti del Colle dell’Infinito: quello paesaggistico e quello filosofico e poetico.