Malattie del pomodoro in estate: prevenzione e cura per frutti perfetti

L’estate è la stagione regina per gli amanti del pomodoro. Le piante, grazie al sole, dovrebbero prosperare e riempirsi di frutti.
Tuttavia, proprio con l’arrivo del caldo e dell’umidità, spesso si manifestano una serie di malattie del pomodoro in estate che possono compromettere seriamente il raccolto.

Riconoscere i primi sintomi e intervenire tempestivamente con le giuste strategie di prevenzione e cura è fondamentale per garantire frutti sani e abbondanti fino alla fine della stagione. Affrontare queste sfide è parte integrante della coltivazione e, con le giuste conoscenze, potrai salvaguardare il tuo orto.

Le principali malattie del pomodoro in estate: sintomi e cause

Le patologie che colpiscono il pomodoro in estate sono prevalentemente di origine fungina o batterica, spesso favorite da condizioni climatiche specifiche come elevata umidità, sbalzi termici o scarsa ventilazione.

Peronospora (Phytophthora infestans

Considerata la malattia più temibile del pomodoro, la peronospora prospera con umidità elevata (nebbia, rugiada, piogge persistenti) e temperature intorno ai 18-25°C.

    Sintomi: sulle foglie compaiono macchie irregolari, dapprima giallastre e poi bruno-nerastre, con un alone più chiaro. Sulla pagina inferiore, in corrispondenza delle macchie, si può notare una leggera muffa biancastra. I fusti mostrano striature scure che possono portare al loro disseccamento. Sui frutti, appaiono macchie scure e dure, che li rendono immangiabili. L’intera pianta può rapidamente annerire e collassare.

    Alternaria (Alternaria solani)

    Conosciuta anche come “ticchiolatura precoce” o “maculatura fogliare”, è favorita da temperature calde (25-30°C) e periodi di umidità alternati a siccità.

      Sintomi: sulle foglie basali appaiono macchie scure, circondate da un alone giallo, con delle anellature concentriche al loro interno (simili a un bersaglio). Le foglie colpite ingialliscono, si seccano e cadono prematuramente. Anche fusti e frutti possono essere colpiti, con lesioni scure e infossate sui frutti, specialmente vicino al peduncolo.

      Oidio (Leveillula taurica o Oidium lycopersici)

      Comunemente chiamato “mal bianco”, si manifesta in condizioni di siccità e caldo, ma con un minimo di umidità notturna. Spesso compare a fine estate.

        Sintomi: sulle foglie (soprattutto sulla pagina superiore, a differenza di altre muffe), si forma una patina bianca e polverosa, simile a farina. Le foglie ingialliscono, si seccano e si accartocciano, riducendo la fotosintesi e indebolendo la pianta.

        Marciume apicale (carenza non infettiva)

        Non è una malattia causata da un patogeno, ma una fisiopatia dovuta a carenza di calcio o a squilibri idrici.

          Sintomi: sulla parte inferiore del frutto (opposta al peduncolo) compare una macchia scura, acquosa, che poi si affossa e annerisce, rendendo il frutto inutilizzabile. È frequente quando ci sono forti sbalzi nell’irrigazione (terreno troppo asciutto seguito da abbondante bagnatura) o carenza di calcio nel terreno o scarsa assimilazione.

          Avvizzimento batterico (Ralstonia solanacearum)

          Una malattia batterica grave che può manifestarsi in estate, soprattutto in terreni pesanti e con temperature elevate.

            Sintomi: la pianta avvizzisce improvvisamente, anche se il terreno è umido, e i fusti possono mostrare una colorazione marrone interna se tagliati. È molto difficile da curare e spesso letale.

            Prevenzione: il segreto per un pomodoro sano e produttivo

            La migliore difesa contro le malattie del pomodoro in estate è una solida strategia di prevenzione. Un ambiente sano e piante robuste sono meno suscettibili agli attacchi.

            Scelta delle varietà: prediligi varietà di pomodoro resistenti o tolleranti alle malattie più diffuse nella tua zona. Le etichette dei semi o delle piantine spesso indicano questa caratteristica.

            Rotazione delle colture: non coltivare pomodori (o altre solanacee come patate, peperoni, melanzane) nello stesso appezzamento per più di 2-3 anni consecutivi. La rotazione aiuta a interrompere il ciclo vitale dei patogeni che svernano nel terreno.

            Qualità del terreno: un terreno sano e ben equilibrato è fondamentale. E’ molto utile servirsi di terricci e ammendanti che possono migliorare la struttura del suolo e il drenaggio. Un terreno troppo compatto o con scarso drenaggio favorisce lo sviluppo di malattie radicali e del colletto.

            Distanziamento adeguato: assicurati che le piante di pomodoro siano ben distanziate tra loro per favorire una buona circolazione dell’aria. Questo riduce l’umidità stagnante tra il fogliame, un fattore chiave per la proliferazione dei funghi.

            Irrigazione corretta: annaffia i pomodori alla base della pianta, evitando di bagnare le foglie, soprattutto nelle ore serali. L’umidità persistente sul fogliame è il principale fattore di rischio per la peronospora e altre malattie fungine. Annaffia regolarmente e in profondità, mantenendo il terreno costantemente umido ma non inzuppato. Evita sbalzi idrici che possono causare il marciume apicale.

            Concimazione equilibrata: un eccesso di azoto può rendere i tessuti più teneri e suscettibili alle malattie. Utilizza un concime bilanciato, con un buon apporto di fosforo e potassio, e verifica la presenza di calcio per prevenire il marciume apicale. Puoi integrare con ammendanti ricchi di sostanza organica.

            Potatura e sfemminellatura: rimuovi regolarmente i “succhioni” (germogli ascellari) e le foglie basali che toccano il terreno o che sono ingiallite. Questa pratica migliora l’aerazione e riduce la possibilità di contatto del fogliame con patogeni presenti nel terreno. Disinfetta sempre gli attrezzi.

            Pacciamatura: stendere uno strato di paglia, corteccia o cippato alla base delle piante offre numerosi vantaggi; riduce le erbe infestanti, mantiene costante l’umidità del terreno e, soprattutto, evita che gli schizzi d’acqua sollevino spore fungine dal terreno sulle foglie.

            Cura e trattamento: intervenire ai primi segnali

            Nonostante tutte le precauzioni, le malattie possono comunque fare la loro comparsa. Un intervento tempestivo è cruciale per limitare i danni.

            Rimuovere le parti infette: non appena noti foglie, rami o frutti colpiti, rimuovili immediatamente. Taglia le parti malate ben al di sotto della zona visibilmente infetta e smaltiscile lontano dall’orto (non compostarle, specialmente per la peronospora). Disinfetta le forbici dopo ogni taglio per evitare di propagare la malattia.

            Prodotti a base di rame: per malattie fungine come peronospora e alternaria, i trattamenti a base di rame (come la poltiglia bordolese o l’ossicloruro di rame) sono efficaci e ammessi in agricoltura biologica. Agiscono come fungicidi preventivi e curativi. Devono essere applicati prima della comparsa della malattia o ai primi sintomi. Consulta sempre le istruzioni del produttore per le dosi e i tempi di carenza.

            Prodotti a base di zolfo: l’oidio può essere controllato con trattamenti a base di zolfo, anch’esso ammesso in biologico. Lo zolfo agisce sia come fungicida che come acaricida (contro il ragnetto rosso). Applica nelle ore più fresche e non su piante stressate o con temperature troppo elevate.

            Trattamenti con microrganismi utili: esistono prodotti a base di funghi antagonisti (es. Trichoderma harzianum) o batteri benefici (es. Bacillus subtilis) che possono essere usati per prevenire o contenere lo sviluppo di patogeni nel terreno e sulla pianta, rinforzandone le difese naturali.

            Per il marciume apicale: se si verifica il marciume apicale, verifica l’irrigazione: deve essere costante e uniforme. Puoi anche integrare il terreno con calcio (es. con guscio d’uovo tritato, cenere di legna, o prodotti specifici a base di calcio). Assicurati che il pH del terreno sia adeguato per l’assimilazione del calcio.

            Per malattie virali o batteriche gravi: purtroppo, per la maggior parte dei virus e per alcune malattie batteriche, non esistono cure efficaci. In questi casi, la soluzione migliore è estirpare e bruciare la pianta malata per evitare che l’infezione si diffonda alle piante vicine.

            Il ruolo del terreno nel prevenire le malattie del pomodoro in estate

            Un aspetto spesso sottovalutato, ma di cruciale importanza, è la qualità del terreno. Un substrato sano è il primo passo per avere piante di pomodoro resistenti. Un terriccio ben areato, con la giusta capacità di drenaggio e un buon contenuto di sostanza organica, permette alle radici di svilupparsi al meglio, assorbendo efficacemente acqua e nutrienti.

            Le malattie del pomodoro in estate sono una realtà con cui ogni orticoltore deve fare i conti, ma non devono scoraggiarti. Conoscere i nemici, attuare una rigorosa prevenzione e intervenire con prontezza e cognizione di causa ti permetterà di godere di frutti perfetti e abbondanti per tutta la stagione. Un orto ben gestito, con pratiche agricole consapevoli e l’utilizzo di prodotti di qualità per il terreno, è il migliore alleato per la salute dei tuoi pomodori.