Quasi metà dell’Europa è minacciata dalla siccità
Secondo il rapporto del servizio scientifico della Commissione europea (JRC-Joint research Center), il 47% del territorio europeo ha raggiunto un livello di allerta per la questione relativa alla siccità, mentre il 17% delle regioni esaminate è in piena allerta. Quasi metà dell’Europa è quindi minacciata dalla siccità, secondo il rapporto del JRC.
Cosa dicono i dati del rapporto?
Il rapporto “Drought in Europe – August 2022”, mostra che le condizioni di siccità sono legate alla scarsità di pioggia e ad una serie di ondate di calore che, a partire da maggio 2022, hanno influenzato gli scarichi fluviali in tutta Europa. La riduzione dei volumi d’acqua ha avuto delle ripercussioni negative anche sul settore energetico, sia per la produzione di energia idroelettrica che per i sistemi di raffreddamento di altre centrali elettriche.
Il livello di siccità in molte zone dell’UE rimane quindi grave e l’ultimo rapporto del Centro comune di ricerca (JRC) fornisce un aggiornamento della valutazione della situazione della siccità in Europa, basato sui dati e le analisi dell’Osservatorio europeo della siccità.
La siccità ha ridotto drasticamente le rese dei raccolti della scorsa estate, con prodotti cerealicoli come il mais, la soia e i girasoli tra i più colpiti. “L’umidità del suolo e lo stress della vegetazione sono entrambi gravemente colpiti”, si legge nel rapporto, che elenca oltre una dozzina di Paesi in cui il rischio di siccità è aumentato, tra cui Germania, Francia e Gran Bretagna.
La situazione siccità in Italia
Nel secondo trimestre del 2022 l’Italia è stata tra i Paesi europei, uno dei più colpiti da anomalie negative nella quantità di precipitazioni. Questo, secondo il rapporto degli studiosi, ha innescato una serie di effetti a cascata, che hanno portato alla drastica riduzione dei tassi di umidità del terreno, inducendo così un forte stress nella vegetazione: sono state riscontrate, infatti, diverse anomalie nell’attività fotosintetica rispetto alle tendenze stagionali attese. Le ondate di calore, inoltre, hanno contribuito ad aumentare l’evapotraspirazione, inducendo così un aumento della domanda d’acqua e contribuendo, di conseguenza, ad aggravare ulteriormente la scarsità.