Terriccio per orchidee: guida alla scelta e all’uso

Il terriccio per orchidee non è un normale terriccio universale e scegliere quello giusto può fare la differenza tra una pianta rigogliosa e una destinata a deperire. In questo articolo parleremo di:
- perché il terriccio per orchidee è diverso da quello comune;
- quali materiali sono ideali per creare il substrato perfetto;
- come scegliere in base all’ambiente e alle esigenze della pianta;
- come rinvasare e mantenere sano il terriccio nel tempo.
Le orchidee, specialmente le Phalaenopsis, in natura vivono aggrappate agli alberi, con le radici esposte all’aria e alla luce filtrata. Per questo il loro substrato deve essere leggero, drenante e capace di trattenere un po’ di umidità senza mai creare ristagni, altrimenti le radici rischiano di marcire rapidamente.
Composizione del terriccio per orchidee: il mix ideale
Il segreto di un buon terriccio per orchidee sta nella sua composizione. Non si tratta mai di “terra” vera e propria, ma di una miscela calibrata di corteccia di pino, sfagno o muschio, perlite e carbone vegetale. La corteccia garantisce struttura e aerazione, lo sfagno trattiene la giusta quantità di acqua, la perlite favorisce l’ossigenazione e il carbone aiuta a prevenire muffe e cattivi odori. Scegliere il giusto equilibrio tra questi elementi dipende anche dal clima: in ambienti secchi è utile un mix con più sfagno per trattenere umidità, mentre in zone molto umide è meglio aumentare la corteccia e la perlite per evitare eccessi di acqua.
Preparazione, rinvaso e manutenzione nel tempo
Una volta scelto il terriccio, è importante prepararlo al meglio. Prima dell’uso, va sempre sciacquato per eliminare polveri e residui che potrebbero soffocare le radici. Il rinvaso delle orchidee Phalaenopsis si effettua ogni 12-24 mesi, preferibilmente dopo la fioritura, rimuovendo le radici secche o marce e utilizzando vasi trasparenti che permettono di monitorarne la salute e favorire la fotosintesi delle radici stesse. Durante il rinvaso, bisogna evitare di comprimere troppo il substrato, per lasciare passare aria e acqua liberamente.
La manutenzione del terriccio è altrettanto importante: va mantenuto leggermente umido, annaffiando solo quando il substrato è quasi asciutto, e utilizzando acqua non calcarea per evitare depositi. Nei periodi di crescita, è consigliabile somministrare un fertilizzante specifico per orchidee ogni 2-3 settimane, diluito secondo le indicazioni. Seguendo questi accorgimenti, il terriccio resterà sano e funzionale per lungo tempo, e le tue orchidee ti ripagheranno con fioriture spettacolari e durature, anno dopo anno.